Il progetto Abitare Solidale

COS’E’ ABITARE SOLIDALE

Abitare Solidale è un progetto che mira a trasformare il “problema abitativo” in  opportunità per una comunità più coesa e per un nuovo modello di assistenza, mediante coabitazioni fondate sui principi del mutuo aiuto e della reciproca solidarietà.

Obiettivo è quello di integrare i tradizionali servizi pubblici e di promuovere forme di cittadinanza attiva che rendano i soggetti tradizionalmente considerati deboli protagonisti di un Welfare generativo scaturito dall’impegno delle comunità.

E questo attraverso una formula semplice ma efficacie:

  • far incontrare i bisogni delle tante persone che vivono  in case sovradimensionate per le loro necessità di vita e possibilità gestionali – anziani e non solo! -, con le esigenze di quanti, a causa della crisi, sono a rischio di povertà intermittenti, marginalità sociale,  e non sono in grado di accedere al diritto alla casa.
  • sostituire i tradizionali accordi di natura economica, con forme di coabitazioni fondate sui valori e sulla pratica della Solidarietà e della mutualità.

Proprio grazie a questa formula e alla capacità di articolare il proprio intervento a favore di una pluralità di soggetti – dall’anziano che necessita di un sostegno leggero per mantenere il più a lungo possibile la propria autosufficienza, alla donna vittima di violenza domestica alla ricerca di luoghi ed opportunità per un nuovo progetto di vita, sino agli inoccupati e cassintegrati – Abitare Solidale sta ottenendo risultati importanti, soprattutto in termini di ricadute sociali: una piccola rivoluzione culturale  che ha portato i ricordati soggetti fragili a divenire attori di un riscatto personale e a ricoprire una nuova centralità sociale.

COME FUNZIONA

Principio base del progetto è la costruzione di relazioni interpersonali forti, responsabili, solidali che concorrano, attraverso la condivisione consapevole di uno stesso spazio abitativo, al rafforzamento di innovativi sistemi di protezione sociale.

Per raggiungere tali risultati Abitare Solidale si è dotato di procedure e strumenti semplici e chiari.

I RISULTATI

Ad oggi si sono raggiunti:

– 1000 contatti/segnalazioni .
-121 coabitazioni attivate per un totale di 242 famiglie e 257 persone coinvolte

Significative sono l’eterogeneità dei contatti ricevuti, e la qualità delle offerte di spazio abitativo.Queste ultime sono pervenute maggiormente da anziani, ma anche da donne sole, professionisti, famiglie. Per quanto riguarda i richiedenti, si è trattato di donne sole, soggetti temporaneamente esclusi dal mondo del lavoro, singoli o giovani coppie con disagio economico, madri con figli, famiglie, studenti, giovani lavoratori, donne vittime di violenza domestica.

 

LA STORIA: DA FIRENZE ALL’ EUROPA

Abitare Solidale nasce come espressione di un approccio innovativo ai temi della domiciliarità degli anziani da parte dell’associazione Auser Volontariato Territoriale Firenze

Nel 2009, grazie al partenariato di Istituzioni Pubbliche tra cui il Comune di Firenze e Bagno a Ripoli, e a una rete di associazioniivi compresa  Artemisia centro anti-violenza sulle donne, il progetto vince il Bando Percorsi di Innovazione Cesvot, ottenendo le  risorse utili per avviare l’attività.

Dopo circa 2 anni di sperimentazione, l’associazione Auser Volontariato Territoriale Firenze sigla una convenzione con il Comune di Firenze per trasformare Abitare Solidale da progetto a servizio duraturo.

Dopo un periodo di rodaggio della collaborazione tra il Comune di Firenze e Abitare Solidale, l’associazione Auser Territoriale Firenze decide di avviare una campagna di disseminazione e trasferimento del progetto anche in altri contesti territoriali, toscani ed italiani. Tra il 2013 e il 2014 sono stati siglati protocolli d’intesa con circa 40 nuovi Comuni della Provincia di Pisa, Pistoia, Arezzo e Firenze (Comuni di Calci, Vicopisano, San Giuliano Terme, Monsummano Terme, Cascina, SdS Valdarno Inferiore, Unione dei Comuni della Valdera, San Giovanni Valdarno, Montevarchi, Signa…….), e attivate nuove collaborazioni con associazioni di volontariato, Consorzi, Terzo Settore.

A fronte di tale espansione territoriale e dei risultati ottenuti, il progetto è stato poi inserito nel PISSR – Piano Integrato Socio Sanitario Regionale – 2012/2015.

Nello stesso periodo, 2012, Abitare Solidale è selezionato come uno dei migliori tra i 120 progetti comunitari di natura sociale scelti all’interno della ricerca “Innoserv. Social services innovation”, condotto dall’Università di Heidelberg, per costruire nuovi modelli di Welfare.

Nel 2013 Abitare Solidale partecipa alla kermesse annuale sui temi della sostenibilità, “Terra Futura”, e, soprattutto, al V° Convegno internazionale sulla Qualità del Welfare “La tutela degli anziani: buone pratiche per umanizzare l’assistenza”, promosso dal Centro Studi Ericson e dall’Università Cattolica di Milano!

Nel 2014 riceve l’importante sostegno della Fondazione Il Cuore si scioglie e viene selezionato come caso studio dalla Fondazione Fondaca nel progetto internazionale (Europa, Brasile e Turchia) del 7° Programma Quadro – Capacity – Science in Society dal nomeSIforAGE – Social innovation on Active and Healthy Ageing for sustainable economic growth.

Si aggiudica, inoltre, due importanti riconoscimenti: l’European Award Social Innovation in Ageing (II° classificato), promosso dalla King Baudouin Foundation, la Caixa Foundation ed altre fondazioni internazionali; Bando UniCredit Carta 2013 “Strategie di coesione sociale a favore della Terza età”, promosso da UniCredit Foundation.

 

Pensare alla casa per una comunità più solidale